Il Progetto

Non c’è storia che non meriti di essere raccontata;
solo la memoria resiste alla prova del tempo.
Il progetto “Storie del Cimitero San Cataldo” nasce da cinque anni di lavoro tra sotterranei, gallerie, libri di storia locale, registri e archivi per restituire alla città un patrimonio di storie destinato a continuare a crescere giorno per giorno grazie a nuove ricerche e grazie anche al vostro contributo.

Se desiderate condividere una storia potete scrivere a: [email protected].

Vi è mai capitato di entrare in un cimitero e desiderare di conoscere una persona semplicemente da una fotografia, due date, un'espressione del volto, un'epigrafe? Vi è capitato di chiedervi che vita abbia vissuto? Se era medico, infermiere, idraulico, fabbro, impiegato o suonatore di fisarmonica? Se amava il suo lavoro? Se aveva avuto figli, o 'non erano arrivati', se aveva vissuto una vita che lo corrispondeva? Se aveva provato sulla propria pelle la guerra, il terremoto, un'alluvione? Com'era morto, se aveva viaggiato, se aveva amato?

Opera ultima vuole riempire lo spazio muto tra quelle due date, dare voce a quel nome, a quella foto, alle piccoli grandi storie di chi “è andato avanti”.

Opera ultima è una libera associazione di fatto, apartitica e apolitica, con durata illimitata nel tempo e senza scopo di lucro con sede a Modena. L'Associazione si prefigge diversi obiettivi: la scrittura, la raccolta e la divulgazione di memorie; la consulenza e la promozione della scrittura di sé; la scrittura terapeutica per persone con disagio; le scritture del commiato per persone in lutto; la pubblicazione di memoir, diari, scritture di sé; l'istituzione di una biblioteca di memorie.

Com'è nata

Opera ultima nasce per creare la memoria di ciascuno di noi: la propria biografia. Si rivolge a tutti coloro i quali vogliono mettere per iscritto la propria vita prima che la memoria li tradisca magari perché desiderano che figli, nipoti, pronipoti, si tramandino la loro storia. La voce narrante può essere in prima ma anche in terza persona, se non si parla di sé ma di chi non c'è più attraverso la voce dei suoi cari: un libro per piangere, sorridere, conoscere e, soprattutto, continuare a vivere nel ricordo di chi se n'è andato attraverso le parole e i ricordi di chi resta. Un patrimonio di memorie di tutti coloro che l'hanno conosciuto, da fissare sulla carta affinché diventi ricordo comune.

La scrittura è anche un importante processo terapeutico.
Il diario di una malattia, la perdita di un figlio, di un fratello, un incidente che ha cambiato la vita, la storia di chi è emigrato, una separazione dolorosa, un amore, le memorie dal carcere, un diario di guerra, il racconto di una vicenda giudiziaria, una dipendenza sconfitta, un viaggio, la propria carriera: tutto può essere fermato in parole e diventare memoria attraverso un processo di rielaborazione che aiuta anche a guarire i ricordi.

Non solo: condividere le storie aiuta a lenire il dolore di chi resta. Se scrivere aiuta a superare i nodi irrisolti della propria esistenza, anche riconoscere nella storia dell’altro analogie con la propria costituisce uno strumento di cura: è il principio alla base di tutti i gruppi di auto-aiuto.

La vita di ognuno di noi è un romanzo a volte bellissimo, altre volte doloroso, struggente. Nessuna vita è banale.
Tutti abbiamo una storia da raccontare: la nostra.